Gli unici ingredienti contenuti in una scatoletta sono il tonno, l’olio e il sale. Il processo di sterilizzazione garantisce che il tonno si conservi a lungo senza la necessità di aggiungere nulla!
Il tonno “rilascia” i suoi nutrienti all’olio in cui viene conservato. Quell’olio quindi si arricchisce di omega 3 e vitamina D, che non possedeva al momento del suo utilizzo. Non va quindi buttato e va usato per altre preparazioni in cucina, evitando così sprechi e inquinamento.
È un prodotto privo di carboidrati e zuccheri. È ricco, invece, di proteine ed è quindi un alimento perfetto per chi segue regimi alimentari dove l’apporto proteico è importante.
Controlla l’etichetta e fai attenzione alla specie inscatolata. Due sono le specie più diffuse in Italia: il tonno pinna gialla (Thunnus albacares), che si presenta con una carne rosea e compatta, e il tonnetto striato (Katsuwonus pelamis) o Skipjack, che ha una carne più tenera e chiara. Queste due specie hanno valori nutrizionali e caratteristiche organolettiche diversi. Scegli quindi in base alle tue preferenze, ma sii consapevole che non tutto il tonno è uguale!
Puoi tenere le tue scatolette in dispensa. Solo una volta aperto conservalo in frigorifero e consumalo entro 24 ore.
O meglio, dipende. Se devi fare attenzione alla quantità di sale che consumi, ricorda che il tonno al naturale contiene più sale di quello all’olio (c’è più salamoia!). Se invece il tuo obiettivo è ridurre i grassi, allora il tonno al naturale è il prodotto che fa per te.
L’indicazione di conservazione è “preferibilmente” entro una certa data. Infatti, più il tonno stagiona in scatoletta, più olio e salamoia lo rendono morbido e saporito. Il processo di sterilizzazione garantisce lunghissima durata al prodotto.
Se non si consuma l’intero contenuto di una scatoletta, quello che rimane va coperto di olio e consumato entro 24 ore!
Tutte le confezioni di tonno Auriga sono realizzate con materiale riciclato e riciclabile, sia il cartone che il metallo. Noi indichiamo come svolgere la raccolta differenziata per agevolare la seconda vita delle confezioni.
Il processo di produzione di una scatoletta prevede che si usino i filettoni cotti e puliti. Questi vengono tagliati e inscatolati. Gli scarti che si producono a seguito di questa fase vengono conferiti ad aziende che producono colla di pesce o pet food.
I pescherecci intercettano i banchi di tonni e osservatori neutrali certificano che il sistema di pesca sia selettivo e non coinvolga altre specie ittiche. Inoltre, chi produce tonno in scatola effettua periodicamente test del DNA per garantire addirittura la specie di tonno.
A parità di materia prima, il tonno nelle lattine più grandi mantiene le fibre muscolari più integre. Inoltre, olio e salamoia le penetrano meglio offrendo un prodotto più saporito.
Entrambi garantiscono la sicurezza del prodotto in termini di conservazione perché entrambi sono sottoposti al processo di sterilizzazione, che elimina il rischio di contaminazioni batteriche. La scatoletta presenta il vantaggio di reggere meglio gli urti.